Passione nel Sostegno Adolescenziale: ruolo degli adulti nella crescita e comprensione

Walter Dell'Uomini

12/18/20233 min read

Immagina un dialogo accogliente e aperto nell'angolo tranquillo di un salotto, dove le complessità dell'adolescenza sono al centro della conversazione. Io sono Walter Dell'Uomini, un educatore personale, e voglio condividere con te alcune riflessioni e mie esperienze per cercare di aiutare i giovani ad attraversare questa fase cruciale della vita. In questo breve articolo toccherò solo superficialmente alcuni punti che ritengo importanti. Invito a contattarmi per chi avesse il piacere di approfondirli.

Non ci giro attorno e vado diretto: comprendere i vissuti dei ragazzi è il nocciolo della questione. Ogni giovane vive un'esperienza adolescenziale unica, piena di rappresentazioni personali che modellano la loro realtà. Nei miei anni come educatore, ho imparato che l'ascolto attento è la chiave per connettersi con loro a un livello profondo. E gli adulti, siano essi genitori, insegnanti o mentori, svolgono un ruolo essenziale nel fornire lo spazio per questo ascolto. Un ambiente in cui gli adolescenti si possano sentire supportati con empatia e comprensione.

Ma cosa significa realmente supportare gli adolescenti? Significa almeno sapere delle loro passioni, immedesimarsi nelle sfide che affrontano e aiutarli a trovare un equilibrio tra le aspirazioni e le inevitabili delusioni di questi anni turbolenti. Come educatore, cerco di nutrire questa fiamma, incoraggiando non solo la resilienza ma anche l'introspezione e l'autenticità.

Dalla pandemia ad oggi si è ha aggiunto un altro livello di complessità al già difficile passaggio all'età adulta. Adolescenza, isolamento e didattica a distanza sono concetti che stiamo ancora cercando di decifrare. La mia attenzione si è intensificata su questa capacità di adattamento che i giovani hanno, assicurandomi che gli adolescenti trovino nuove vie per collegarsi e apprendere in un mondo che si è spostato ancora di più verso l'ambito virtuale e ne vedremo delle belle con l'avvento delle AI (intelligenze artificiali).

Nella costruzione della loro identità, racconto agli adolescenti che la diversità è una ricchezza, incoraggiando la scoperta e l'accettazione di se stessi, indipendentemente da genere o orientamento sessuale. Contesto spesso le pressioni sociali e l'iperidealità sottolineando l'importanza di trovare il proprio percorso unico e talento.

La solitudine, spesso confusa con l'isolamento, è un'altra area su cui cerco di concentrarmi con loro. Li guido nel capire che il tempo trascorso da soli può essere un prezioso momento di crescita e non deve essere temuto né evitato.

Gli adolescenti contemporanei incontrano sfide uniche, ma queste portano anche incalcolabili opportunità. Motivo i giovani a vedere oltre le possibili dipendenze, come quelle digitali, e a cercare un senso più profondo e significativo nella loro esistenza.

Nell'accompagnare i giovani lungo il sentiero complesso che porta all'età adulta, ci troviamo spesso a riflettere sul peso e sull'importanza del nostro ruolo di genitori. Non è un viaggio semplice e, proprio come i nostri figli, continuamente impariamo, ci adattiamo e cresciamo insieme a loro.

La conclusione verso cui siamo invitati a meditare non è tanto una questione di fornire risposte immediate alle numerose sfide che l'adolescenza impone, quanto piuttosto di essere presenti, di essere quel faro costante e sereno che guida senza soverchiare. È importante chiedersi come possiamo essere più che figure autoritarie, dei veri punti di riferimento per i nostri figli – come possiamo ascoltarli e sostenerli senza proiettare su di loro le nostre paure e aspettative.

Come possiamo offrire loro un ambiente in cui la solitudine non è segno di isolamento ma un'opportunità per crescere, e in cui le loro personali battaglie con l'identità e l'autostima vengono accolte con empatia e comprensione? Come genitori attenti e premurosi, dobbiamo ponderare su questi interrogativi, essendo sempre pronti ad accogliere i cambiamenti e a trasformare ogni ostacolo in un trampolino per un sereno sviluppo dei nostri ragazzi.

Il nostro compito è dunque di ricordare che ogni adolescente è una storia a sé, con un proprio set di rappresentazioni, sfide e sogni. Facendo nostre queste riflessioni, ci prepariamo a diventare non solo testimoni ma anche saggi compagni di viaggio nella loro avventura verso l'età adulta. E in questo viaggio, se manteniamo il cuore e la mente aperti, potremo non solo aiutarli a tracciare il loro percorso ma anche imparare da loro, visto che ci mostreranno il mondo attraverso nuove e sorprendenti prospettive.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi, qual'è la tua esperienza?